In seguito ai moti rivoluzionari del 1848, e al conseguente passaggio di potere dai Borboni ad un comitato cittadino, venne deciso di acquisire un locale in enfiteusi, per 36 ducati l’anno, e di nominare una commissione che dotasse la città di una nuova struttura teatrale.
Il canonico Gaspare Viviani venne incaricato di progettare una struttura simile al Teatro Garibaldi di Trapani, e in tre mesi il teatro venne realizzato con una spesa di 2.355 ducati, prelevati da un fondo lasciato dal vescovo Scalabrini per la ricostruzione del porto, e conservati nel monastero di San Michele. Il teatro venne inaugurato il 12 gennaio 1849, con il nome di Teatro del Popolo. La struttura venne successivamente dedicata a Giuseppe Garibaldi con una delibera del 5 marzo 1862.